Secondo lo studio “Gas Decarbonisation Pathway 2020-2050” realizzato da Guidehouse per il consorzio europeo Gas for Climate «L’immissione di una quota del 10% di gas rinnovabili (biometano e idrogeno) nelle reti di tutta Europa, insieme all’aumento dell’elettricità rinnovabile, consentirà di raggiungere la carbon neutrality nel 2050 abbattendo del 55% le emissioni di CO2 già entro il 2030».
In un comunicato il consorzio Gas for Climate sottolinea che in questo periodo di sfide per la salute pubblica e pressione economica senza precedenti, la mitigazione dei cambiamenti climatici e la ripresa economica devono andare di pari passo. All’indomani dell’attuale crisi sanitaria, i necessari pacchetti di stimolo nazionali e dell’Ue dovrebbero essere visti come una opportunità per l’Europa. Lo studio offre un percorso verso l’integrazione del sistema energetico economica e resiliente e sostiene la transizione verso un sistema di energia completamente rinnovabile in cui il biometano e l’idrogeno verde svolgono un ruolo importante in una combinazione intelligente con l’elettricità rinnovabile e l’infrastruttura esistente ben sviluppata in Europa. L’idrogeno blu può accelerare gli sforzi di decarbonizzazione ed evidenziare la capacità del biometano combinato con CCS di creare emissioni negative.
Lo studio evidenzia che «Il maggiore utilizzo di gas rinnovabili, abbinato a un target vincolante che preveda la loro introduzione nelle reti gas in una quota non inferiore al 10%, garantirebbe al continente un percorso di decarbonizzazione accelerato con benefici economici e occupazionali».
Gas for Climate sottolinea che l’adozione a livello europeo di politiche energetiche e climatiche specifiche su biometano e idrogeno possa facilitare il raggiungimento dell’obiettivo “net zero” sulle emissioni di CO2 entro il 2050. Tali misure potranno a loro volta fare leva sul Green Deal varato dalla Commissione, posizionando l’Europa come forza trainante della transizione energetica globale.
Oltre al target di immissione del 10% di gas rinnovabile in rete, lo studio raccomanda anche altre azioni: L’adeguamento della normativa europea sulle infrastrutture gas con l’obbiettivo di “sector coupling” con il sistema elettrico, l’incentivazione allo scambio transfrontaliero di idrogeno e biometano e azioni di stimolo della domanda da parte dell’industria europea e l’aggiornamento e rafforzamento del Sistema per lo scambio delle quote di emissione (ETS).