La Gazprom ha annunciato che interromperà le forniture di gas all’Europa tramite il gasdotto Nord Stream 1 dal 31 agosto al 2 settembre 2022, per problemi di manutenzione. Secondo Gazprom, alla fine di questo periodo, le consegne di gas saranno ripristinate al loro flusso già ridotto di 33 milioni di mc/giorno.

Questo nuovo taglio non programmato delle forniture è destinato ad esacerbare il continuo stallo energetico tra Russia e Unione Europea. Dall’inizio della guerra in Ucraina, i flussi di gas attraverso diversi percorsi di gasdotti sono diminuiti in diverse occasioni.

Nel luglio 2022, dopo 10 giorni di manutenzione programmata, Gazprom ha ridotto le forniture di gas attraverso il gasdotto Nord Stream 1 a 33 milioni di metri cubi/giorno (12 miliardi di metri cubi/anno), scendendo al 20% della capacità. Nel giugno 2022, la società ha ridotto le forniture di gas sul Nord Stream 1 da 167 milioni di metri cubi/giorno (61 miliardi di metri cubi/anno) a 100 milioni di metri cubi/giorno (36,5 miliardi di metri cubi/anno) e successivamente a 67 milioni di metri cubi/giorno (24,5 miliardi di metri cubi/anno).

Il sistema di doppio gasdotto Nord Stream, che comprende due gasdotti offshore di 1.224 km con una capacità combinata di 55 miliardi di metri cubi/anno, va da Vyborg (Russia) a Lubmin vicino a Greifswald (Germania). Il sistema è stato realizzato ed è gestito da Nord Stream, una società svizzera di proprietà di Gazprom (51%), Wintershall Dea (15,5%), E.ON (15,5%), Gasunie (9%) ed Engie (9%). Il gasdotto ha trasportato in Europa un volume di 59,2 miliardi di metri cubi di gas nel 2021 (stabile rispetto al 2020).

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