Il trasporto marittimo e le attività portuali sono oggi ancora fortemente dipendenti dalle fonti fossili e rappresentano il 2,5% circa delle emissioni globali di gas serra, pari a 940 milioni di tonnellate di CO2 l’anno.
Il Rapporto “Porti verdi: la rotta per uno sviluppo sostenibile”, realizzato da Legambiente e Enel X, individua alcune soluzioni per accelerare la decarbonizzazione del trasporto marittimo e per ridurre l’inquinamento dei sistemi portuali, in relazione alla lotta al cambiamento climatico e al contenimento dell’impatto ambientale dell’attività portuale nel suo complesso.
Il focus è sul “cold ironing”, l’insieme delle tecnologie che permette di fornire energia alle imbarcazioni durante la sosta in porto, tramite una connessione elettrica con la terraferma.
Nel contesto italiano, lo studio individua alcuni casi studio ed evidenzia sei azioni-chiave di policy, immediatamente attuabili, cui dare priorità nel 2021.
La sfida maggiore per la realizzazione delle infrastrutture di cold ironing sta nel coordinamento dei diversi attori del settore: Autorità di Sistema Portuale, concessionari di aree e servizi, operatori e armatori, oltre ad un adeguato sostegno pubblico.
Il Rapporto analizza inoltre l’opportunità del trasporto marittimo a zero emissioni grazie all’impiego di idrogeno rinnovabile, ammoniaca rinnovabile o batterie da elettricità verde. La scelta della tecnologia dipende anche dalla distanza che le singole navi devono percorrere.