Nel 2017 si consolida il peso delle rinnovabili nel sistema energetico nazionale. È quanto emerge dal rapporto “Energia da fonti rinnovabili in Italia – 2017” pubblicato dal GSE.
La quota dei consumi energetici complessivi coperta da fonti rinnovabili (FER) è pari al 18,3%, pari complessivamente a 22 Mtep, un valore superiore sia al dato 2016 (17,4%) sia – per il quarto anno consecutivo – al target assegnato all’Italia dalla Direttiva 2009/28/CE per il 2020 (17,0%). A fronte della sostanziale stabilità dei consumi totali, questa dinamica è legata principalmente a condizioni climatiche favorevoli, quali il buon irraggiamento che ha consentito di registrare il record storico nella produzione fotovoltaica (24,4 TWh, +10,3% rispetto al 2016) e le temperature mediamente inferiori a quelle dell’anno precedente, che hanno sostenuto il consumo diretto di biomassa nel settore residenziale (6,8 Mtep) con un +9,5% rispetto al 2016.
Nel settore elettrico, i 787.000 impianti in esercizio sul territorio nazionale, per una potenza installata di oltre 53 GW, hanno generato 104 TWh di energia rinnovabile, che ha coperto il 35% della produzione lorda complessiva. I consumi finali lordi complessivi di energia del Paese sono pari a 120,4 Mtep (-0,5% rispetto al 2016).
La fonte rinnovabile che registra la crescita più significativa è quella solare: a fronte di un aumento della potenza installata di 414 MW (+2,1%), rispetto al 2016 la produzione è salita di circa 2,3 TWh (+10,3%), principalmente a causa di migliori condizioni di irraggiamento.
La fonte idrica garantisce il principale contributo alla produzione di energia da FER (35% della produzione complessiva), ma rispetto al 2016 si osserva una diminuzione di circa 6,3 TWh (-14,7%).
La produzione effettiva da fonte eolica è rimasta pressoché stabile: a fronte di 355 MW di potenza installata incrementale rispetto al 2016 (+3,7%) si rilevano poco più di 17,7 TWh di energia elettrica complessivamente prodotta (+0,3%).
Le altre fonti hanno cali lievi di produzione rispetto al 2016: geotermica -1,4%, bioenergie -0,7%