L’Eni ha pubblicato i risultati del 2018: la produzione di idrocarburi è cresciuta del 2,5% nel 2018 a 1,85 milioni di barili/giorno, trainata dall’aggiunta di oltre 300 mila barili prodotti da diversi grandi progetti tra cui Zohr e Nooros in Egitto, Jangkrik (Indonesia), OCTP Oil (Ghana), East Hub (Angola) e Nenè Phase 2 (Congo). A questo aumento della produzione a contribuito anche il giacimento di Kashagan (Kazakistan) e il raggiungimento di cinque operazioni di avvio pianificate per il 2018. Eni è riuscita ad aumentare le riserve provate di idrocarburi a 7,2 Gboe durante tutto l’anno e ha preso decisioni di investimento finale (FID) per sei progetti, autorizzando lo sviluppo di 2,1 Gboe.
La business unit gas ed energia di Eni ha ottenuto il più alto profitto operativo da quando si è verificata la rotazione delle attività di trasporto e di distribuzione regolamentate, grazie alla ristrutturazione dei contratti di fornitura di gas a lungo termine, alla crescita delle operazioni di GNL e alle ottimizzazioni nel settore energetico. I volumi di GNL appaltati sono aumentati del 70% a 8,8 Mt/anno nel 2018, di cui più della metà sono stati venduti sui mercati asiatici. Il business retail di Eni ha raggiunto una base di 9,2 milioni di clienti, il 6% in più rispetto al 2017. La maggior parte di essi si trova in tutta Europa, in particolare in Italia insieme ai paesi dell’Europa centrale e orientale.
Nel 2018 la società ha anche rafforzato la sua presenza nel settore della raffinazione e ha accettato di acquistare una quota del 20% nella società di raffinazione ADNOC, proprietaria dei complessi di raffinazione di Ruwais e Abu Dhabi con una capacità complessiva di oltre 920.000 barili/giorno

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